Da Il cappotto (1952) alla moda vintage.

Appunti di un capo icona intergenerazionale.

In occasione di Next Vintage Belgioioso Pavia, il 14 Ottobre 2023 alle 17:30, si terrà una lezione sul cappotto sartoriale arricchita da diversi spunti cinematografici

C’è un filo sottinteso tra Pavia e il cappotto, grazie ad Alberto Lattuada che sceglie di ambientare il libro russo Шинель di Nikolaj Vasil’evič Gogol, ambientato a San Pietroburgo nella città lombarda. La traduzione del titolo è poco fedele, originariamente si tratta di una mantella, ma il capospalla classico riassume alla perfezione l’immagine neorealista che ci regala la pellicola del 1952.

Il cappotto rappresenta uno status, una dichiarazione che ancor prima di essere di stile è la rappresentazione di sé nella piramide sociale.

Questa immagine definisce perfettamente la moda, o meglio, il costume dei primi 50 anni (o poco più) dello scorso secolo, prima della liberazione dalla regole borghesi di autoidentificazione.

La tematica è stata affrontata all’interno del libro Pavia Ripresa (edito da Univers), un volume dedicato ai film girati nella sottintesa città con diversi approfondimenti, schede e interviste.

Partendo dal film ambientato a Pavia, con l’ausilio dei tre autori (Giacomo Aricò, Alessandro Peroni e Luigi Riganti), si racconterà sabato 14 Ottobre alle ore 17:30, presso il Castello di Belgioioso, all’interno di Next Vintage, l’evoluzione del cappotto nelle diverse epoche partendo dalle sequenze con il protagonista Renato Rascel.

Tra classici e tendenze, appunti di un capo icona che continua a segnare la storia contemporanea anche attraverso la riscoperta del vintage.